1. |
Autobahre
02:16
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Sei ore di fila fermi in coda sul Grande Raccordo Anulare
Tornare a casa dal lavoro
È una fatica dura da scontare
Soprattutto poi
Soprattutto poi se a casa non hai altro da fare
Otto ore d’agonia stipati con ansia su un treno pendolare
Tutto quel tempo perduto
Tutto quel tempo perduto, andato a male
Quante strade interrotte
Quante strade
Da buttare
Ogni tanto
Ci penso sempre
Ogni tanto
Ci penso sempre
Cosa avrei
Cosa avrei potuto fare?
Cambiare le cose?
Cambiare le cose col pugno chiuso
Alzato. Qualcuno si è illuso
Ma Nessuno è arrivato
Bucarest annega ancora nei tombini
I viali alberati
I fanali abbassati
Sulle tombe imbiancate dei ragazzini.
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2. |
La Pietra
03:01
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Sono la pietra, marchiata nel ferro
Sono il tuono, ferito nel cemento
Sono lo schianto, l’ultimo momento
Suono e ritmo sono spazio e tempo
Suono e ritmo sono fuori o dentro?
Siamo una specie invecchiata
Siamo una specie ingrassata
L’ultima feccia della mareggiata
L’armonia è vanità delle vanità
Nelle distese artiche
Il lupo bianco aspetta la notte
Langue il sangue
Nelle distese artiche
Il lupo bianco cerca una preda
Che divora e non divora
Sono la pietra, marchiata nel ferro
Sono il tuono, ferito nel cemento
Sono lo schianto, l’ultimo momento.
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3. |
Nessuno
02:13
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In discariche
Di televisori
Si fanno largo
Gli intrattenitori
L’Uomo-nuovo
È passato, finito
L’Uomo-nuovo
È un sogno marcito
Dammi solo
La mia vita tranquilla
Col suo accendino
La sua scintilla
Con le sue fatiche da scontare
E la donna che ogni giorno
Sogni di rimorchiare
Una vita tranquilla, una vita solitaria,
Una vita tranquilla, una vita pacificata,
Una vita tranquilla e mai niente di nuovo
E mai niente di nuovo,
E mai niente di nuovo!
Nessuno
Mi lascia in pace, mai.
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4. |
Costa Adriatica
02:44
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Male
Normale
Siamo stati
Attesi su questa terra
La guerra è muta ora
Ale, portami via da qua
Satura le mie banalità
Europa barbarica
Costa adriatica
Barafonda
Male
Normale
Bassa marea invernale
Freddo rumore sottile
Sta notte non ho un posto
Dove dormire
Also sprach
Torna, ritorna la novità
Sulle spiagge
Deserte del destino
L’antico animale umano
Dilaga nella luce del mattino.
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5. |
Panorama
01:29
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Il panorama
Indie nazionale mi ricorda il porno amatoriale
Fallo!
Fallo tanto fallo male fallo uguale
L’importante è che sia
Fallo!
Intenzionale
Il mare
Insegna il limite
Il mare insegna la dismisura
Il mare insegna anche
Ad aver paura
Il panorama!
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6. |
Rivoluzioni
03:40
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Oltre
L’emisfero boreale
Aurore di costellazioni
Albe di rivoluzioni elementari
Fragori di esplosioni
Interstellari
Ma quando torno qui
Mi perdo
Siamo i binari finiti tra gli alberi
Vite invertite
Orbite impazzite
Siamo satelliti liberi
Siamo satelliti liberi
Siamo satelliti liberi dispersi
Altrove
Nel Nord
Ma quando torno qui
Mi perdo.
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7. |
Diane
03:00
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Facile
Dare le risposte
Facili
Dare le risposte
Giuste
Raccolte per strada
Il senso comune – hai detto bene
È una puttana
Basta prenderla per la mano
E ti sembra di andar lontano
Morte-moda, Madamamorte moda, Madamamorte moda, Madamamorte amore! Con trecento euro ti compro: uno yacht, due katana, tre ville al mare. Gratis, andiamo a scopare!
Diane
Mi serve un posto pulito
Harry Truman un nome
Facile da ricordare
La notte lava i pensieri
Neri raccolti per strada
Karoshi, karoshi, karoshi – rebus: anche l’amore nasconde talora temute amarezze
Merce musicale
Merce industriale
Vendere il culo
Andare affanculo
‘Sotto l’azzurro fitto del cielo’
Un bolero, un bolero
Battagliero, battagliero.
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8. |
Balena
02:38
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La metropolitana è una serpe
Striscia sulla striscia delle vene
Corri via lontano senza scarpe
Andate, salvate le balene!
Call me Ishmael
‘Fuori dalla finestra tutto scorre e passa’
Forse, pensavi anche a questo
Che un giorno tutto sarebbe stato lo stesso
Così l’albero azzurro e la sacra fortuna
Una notte passata sbronzo al Rapadura
Tutti i miei giorni li vedo in fila
L’un sull’altro ammassati su una pila
Consumati su una pira!
Call me Ishmael
Siedo sul divano, preso dallo sconforto
Sono un accordo spezzato
Un corpo morto
Forse, pensavi anche a questo
Che un giorno tutto sarebbe stato lo stesso.
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9. |
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Neue noie!
Ci mangia il tempo
Ci morde la gola
Ci ansia di giorno
In giorno – mi annoio.
Sul filo del rasoio
Ogni giorno. La novità
Senza contorno si getta
Ogni giorno dal fondo del mare
Allo sfondo del mondo.
A Nantucket
L’oceano immenso: il vaso di cera
Una memoria sbiadita –
‘Fuoco, cammina con me’
Sublima i rumori, il vento dei suoni
Feroci, incostanti –
‘Non c’è niente di naturale
Nella Natura’. L’abisso del mare
È un sudario in fondo –
‘l’uomo solo vorrebbe
Soltanto dormire’ in fondo
Sparire
Precipitare nell’umiltà
Del sale.
Neue noie!
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